Holt, la cittadina dove è ambientato il romanzo, non esiste ma è
assolutamente reale come i suoi abitanti. Un agglomerato come tanti ce
ne sono in Colorado, con fattorie che ne tracciano i confini e una Main
Street che ne è il cuore pulsante. Il protagonista, Dad Lewis, sta per
morire e come ogni persona che sa di essere alla fine, inizia a fare i
conti con la sua vita; pensa al rapporto con la moglie e con i figli, al
suo lavoro, alle gioie e ai momenti in cui avrebbe voluto comportarsi
in modo diverso. Intorno a lui personaggi immersi nelle loro vite,
tratteggiati ma per nulla secondari ognuno in attesa o alla ricerca di
qualcosa: la fede, l'amore, la pace o la "benedizione", il conforto di
qualcuno che ti appoggi, che ti faccia capire che tutto sommato stai
percorrendo la strada giusta.
La scrittura di Haruf rispecchia la
terra che racconta: semplice, priva di fronzoli, asciutta, torrida ma
ricca di quei momenti che riempiono l'anima, tramonti incontaminati,
spazi sconfinati. Quel tipo di umanità pronta a dare tutto per il
proprio vicino, e a togliere tutto se si viene traditi.
La frontiera
americana dei film di Ford e Leone, dei romanzi di McCarthy, torna a
vivere e pulsare in questo grande romanzo di Kent Haruf. Ringraziamo la
NN editore per averlo tradotto e pubblicato; "Benedizione" insieme a
"Canto della pianura" (NN EDITORE novembre 2015) fa parte di quella che
viene chiamata "Trilogia della pianura". Aspettiamo con impazienza la
pubblicazione del terzo e ultimo romanzo.