Come si intuisce dal titolo, "L'ultima famiglia felice", la grande
protagonista del romanzo d'esordio di Simone Giorgi, è una famiglia.
Nello specifico quattro individui che in un giorno assistono al crollo
del castello di carte eretto a loro difesa. Matteo, il capofamiglia,
alle prese con una rivoluzione interna che non lo vuole più padre,
marito e collega gentile e amorevole; Anna, la moglie, cerca di capire
se riuscirà ancora a sopportare un marito troppo pacato mentre
si appresta a chiudere l'affare più importante della sua vita; Eleonora e
Stefano, i figli, ognuno alle prese con problemi adolescenziali, lei
innamorata della gentilezza del padre, lui che invece odia quella stessa
gentilezza.
Lo scrittore con sapienza passa da un personaggio ad un
altro esaminandone i processi psicologici, cambiando spesso il registro
narrativo dalla terza alla prima persona, ci rende più partecipi dei
loro tormenti.
Un buon esordio, scrittura piacevole e convincente.
Non fa ricorso al dialogo serrato, come ci si aspetterebbe da un autore
televisivo quale è Simone Giorgi; riesce invece a calarci con
immediatezza nelle menti dei protagonisti fino a farci sentire vicini ad
ognuno di loro nella lunga, dura e complicata giornata che li cambierà
per sempre.