Gli occhi di Borges è il titolo di una
celebre rubrica di oroscopi tenuta da un famoso astrologo su un’importante
rivista italiana. Una giovane liceale, Vanessa, che vive con la madre Anita in
un elegante appartamento del quartiere Esquilino a Roma, ottiene la possibilità
di fare uno stage presso la redazione della rivista. Da quel momento, però, la
sua vita cambia: la ragazza si chiude in se stessa, preda di fobie e di un
mutismo assoluto, fino a non voler più uscire di casa. La madre, sconcertata e
confusa, si accorge poco a poco che questa melancolia non è solo il frutto di
una crisi adolescenziale, ma è legata a incontri e frequentazioni, dietro le
quali si cela una realtà inquietante. Il commissario Ponzetti sarà chiamato a
trovare il bandolo della matassa di questa intricata vicenda, in una storia
giocata sul senso della libertà umana e sui suoi condizionamenti. Ma non solo.
In questa sua settima indagine, Ponzetti avrà a che fare col furto di un
prezioso esemplare del primo libro di poesie di Borges, trafugato dalla
Biblioteca Nazionale di Buenos Aires per conto di un ignoto e ricchissimo
collezionista italiano. Un mistero nel mistero, che muoverà il nostro
commissario sulle tracce di una sua vecchia conoscenza: Andrea Perfetti, il
ghostwriter che gli aveva dato già filo da torcere nel quarto episodio della
serie, Portami a ballare, e che lo costringerà stavolta a un’insidiosa
trasferta argentina. Le due trame del racconto s’intrecceranno soltanto
all’ultimo, per combinarsi in un sorprendente finale