La vita di Ivano con Sofia,
moglie attenta, donna intelligente ed elegante, madre premurosa, amante dei
libri e delle cose belle. Dopo tanti anni di vita insieme pensi che tutto sia
chiaro, cristallino, che nulla della compagna di sempre potrebbe più
sorprenderti ma Ivano scopre che non è poi così vero.
Sofia si ammala e muore, nel giro
di pochi mesi si ritrova solo, nella loro casa, nella sua vita. Anna, la
figlia, ha una sua casa, un compagno, un lavoro e allora Ivano decide di
accettare finalmente un invito che riceve da molti anni: parte per Santo
Domingo dove vive il fratello Lorenzo ritiratosi sull'isola dopo un infarto che
gli ha fatto decidere di cambiare vita, lasciare il lavoro nella finanza,
Milano e tutti i suoi affetti.
Ivano ha delle speranze riposte
in questa vacanza: ricucire il rapporto con un fratello che ama ma che sembra sempre
più lontano; tentare di colmare quella mancanza data dall'assenza di Sofia;
capire come andare avanti a quasi settant'anni e cosa fare d'ora in poi.
Purtroppo però queste speranze vengono disattese nel momento in cui scopre che
Lorenzo, suo fratello, è da sempre innamorato di Sofia. Scappa via, lontano da
questa verità, torna a Milano, a casa, dove trova sua figlia che si è
allontanata dal compagno, ha scoperto di essere incinta e non sa che fare.
Ivano si trova ad affrontare
tutta una serie di verità riguardo Sofia che gli fanno dubitare
dell'autenticità dell'intera vita vissuta insieme. Riflette, ricorda, prova a
spiegare ma sempre di più con la sensazione di aver vissuto con un'estranea.
Gaia Manzini esplora la vita di
un uomo borghese convinto di essere padrone della sua vita ma che ad un tratto
vede crollare tutto e si ritrova a settant'anni a dover decidere di vivere
finalmente una vita vera, non apparente.
Con una scrittura fluida e
riflessiva, la scrittrice ci offre dei personaggi dai contorni ben definiti; dà
molto spazio alla fisicità di ognuno, soffermandosi su rughe, labbra, pance,
ciocche di capelli da sistemare, non mettendo in secondo piano però i loro
pensieri ma anzi facendoli risaltare spesso dei gesti particolari.
Con lei osserviamo le situazioni,
i movimenti, gli spostamenti delle vite dei suoi personaggi e sullo sfondo
ammiriamo una città in continuo cambiamento, una metropoli all'avanguardia che
però riserva ancora degli angoli della sua storia più antica, Milano, leggendo,
osservando, riflettendo e aspettando “Ultima la luce”.