venerdì 23 giugno 2017

“Gli amici del venerdì” di Stefano Brusadelli – Mondadori

“Gli amici del venerdì” di Stefano Brusadelli – Mondadori
In alcuni casi è molto sottile la linea che separa la viglia di giustizia da quella di vendetta; i princìpi, l'etica, la morale ci portano a fare passi adeguati, nei confini della legalità, sperando di riuscire infine ad aver pace.
Ausilio Serafini, ex poliziotto romano, ci ha provato a fare luce sulla morte del suo collega, ha fatto tutti i passi giusti ma non ha trovato nessuna pace e per cercarla ha deciso di abbandonare il suo lavoro, la sua città, Roma, e sua moglie. Cinque anni dopo viene invitato da un suo amico, Gerardo Pavese, nella capitale. La richiesta è strana e fatta con strana insistenza. Non senza remore Ausilio lascia il nido sicuro che gli ha dato riparo per ritornare dove tutti i suoi demoni continuano ad assillarlo. Al suo arrivo un'amara sorpresa: l'amico che l'ha invitato, Gerardo, assassinato in modo violento e, apparentemente, senza motivo. È il primo passo per una discesa agli inferi che Ausilio aveva voluto evitare ma che ora si rende necessaria per portare a galla quelle verità che ha tanto cercato.
Un eroe cupo, quello dello scrittore e giornalista Stefano Brusadelli, che vaga sbandando sula labile confine che divide una voglia quasi animalesca di vendetta dal senso più umano, razionale e legato al suo passato di poliziotto, di assicurare i colpevoli alla giustizia. Chiunque essi siano: Politici corrotti, ex militari in vista nella Roma dei potenti, assassini al soldo del Diavolo o vecchi pensionati con le conoscenze giuste.
Non da ultime le descrizioni di una Roma sporca, corrotta e che corrode ma bella, tetra e splendente insieme, fanno di questo un noir intenso e potente. L'infima umanità descritta non può non nausearci e nonostante i suoi modi bruschi non possiamo non affezionarci al protagonista e tifare per lui, in qualsiasi caso.

Come lo stesso Ausilio “Roma è una città che non smette mai di disfarsi; e pure è sempre lì, intatta e indistruttibile”.