Gli occhi di Borges è il titolo di una
celebre rubrica di oroscopi tenuta da un famoso astrologo su un’importante
rivista italiana. Una giovane liceale, Vanessa, che vive con la madre Anita in
un elegante appartamento del quartiere Esquilino a Roma, ottiene la possibilità
di fare uno stage presso la redazione della rivista. Da quel momento, però, la
sua vita cambia: la ragazza si chiude in se stessa, preda di fobie e di un
mutismo assoluto, fino a non voler più uscire di casa. La madre, sconcertata e
confusa, si accorge poco a poco che questa melancolia non è solo il frutto di
una crisi adolescenziale, ma è legata a incontri e frequentazioni, dietro le
quali si cela una realtà inquietante. Il commissario Ponzetti sarà chiamato a
trovare il bandolo della matassa di questa intricata vicenda, in una storia
giocata sul senso della libertà umana e sui suoi condizionamenti. Ma non solo.
In questa sua settima indagine, Ponzetti avrà a che fare col furto di un
prezioso esemplare del primo libro di poesie di Borges, trafugato dalla
Biblioteca Nazionale di Buenos Aires per conto di un ignoto e ricchissimo
collezionista italiano. Un mistero nel mistero, che muoverà il nostro
commissario sulle tracce di una sua vecchia conoscenza: Andrea Perfetti, il
ghostwriter che gli aveva dato già filo da torcere nel quarto episodio della
serie, Portami a ballare, e che lo costringerà stavolta a un’insidiosa
trasferta argentina. Le due trame del racconto s’intrecceranno soltanto
all’ultimo, per combinarsi in un sorprendente finale
lunedì 28 novembre 2016
sabato 5 novembre 2016
"Appunti di meccanica celeste" di Domenico Dara – Nutrimenti Edizioni
Abbiamo tutti dei desideri, speriamo che si avverino, spegniamo
candeline e guardiamo stelle cadenti pensando a quei desideri, mai
perdiamo la speranza.
È così anche per alcuni degli abitanti di Girifalco che però, in una particolare sera d'agosto, oltre ad esprimere chi intenzionalmente chi no i propri desideri, notarono un particolare piacevole profumo nell'aria; una fragranza di rosmarino e trifoglio fresco che rimase fino al mattino, fino all'arrivo inatteso del più bello e suggestivo circo mai capitato da quelle parti.
Cuncettina, Lulù, Archidemu, Mararosa, Rorò, Don Venanziu, Angeliaddu, cirifarcuari (abitanti di Girifalco) particolari, i loro desideri sono particolari, ognuno di loro con l'arrivo del circo noterà dei cambiamenti che porteranno tutti e sette a delle svolte per le loro vite e per tutti quelli che gravitano loro attorno.
Caso, magia, fortuna o semplicemente meccanica celeste come pensa Archidemu?
Domenico Dara nel 2016 ci regala un romanzo fermo nel tempo, il sapore è quello delle leggende narrate, delle storie inventate per istruire i bambini, dei racconti dei nonni che ascoltiamo rapiti!
L'elemento fondamentale che usa Dara è il dialetto, calabrese in questo caso, che non rovina la comprensione per chi come me non lo conosce, ma contribuisce a dare al romanzo quell'atmosfera magica, di favola, che però racconta la vita.
È così anche per alcuni degli abitanti di Girifalco che però, in una particolare sera d'agosto, oltre ad esprimere chi intenzionalmente chi no i propri desideri, notarono un particolare piacevole profumo nell'aria; una fragranza di rosmarino e trifoglio fresco che rimase fino al mattino, fino all'arrivo inatteso del più bello e suggestivo circo mai capitato da quelle parti.
Cuncettina, Lulù, Archidemu, Mararosa, Rorò, Don Venanziu, Angeliaddu, cirifarcuari (abitanti di Girifalco) particolari, i loro desideri sono particolari, ognuno di loro con l'arrivo del circo noterà dei cambiamenti che porteranno tutti e sette a delle svolte per le loro vite e per tutti quelli che gravitano loro attorno.
Caso, magia, fortuna o semplicemente meccanica celeste come pensa Archidemu?
Domenico Dara nel 2016 ci regala un romanzo fermo nel tempo, il sapore è quello delle leggende narrate, delle storie inventate per istruire i bambini, dei racconti dei nonni che ascoltiamo rapiti!
L'elemento fondamentale che usa Dara è il dialetto, calabrese in questo caso, che non rovina la comprensione per chi come me non lo conosce, ma contribuisce a dare al romanzo quell'atmosfera magica, di favola, che però racconta la vita.
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