Le Librerie associate L.I.R. collaborano con la casa Editrice Sellerio nel promuovere i romanzi dell'autore Antonio MANZINI.
mercoledì 19 ottobre 2016
martedì 11 ottobre 2016
8 incontri di fotografia, Libreria Magna Charta
Il corso è rivolto a tutti coloro che, stanchi di utilizzare la macchina fotografica solo per scattare " la foto di famiglia ".
Incontro con l' Ing. Livio Getuli, Libreria Magna Charta
Libreria Magna Charta
SABATO 10 SETTEMBRE ORE 21,00INCONTRO SUI “ PARADOSSI DELLA MECCANICA QUANTISTICA “
Descritti in via informale dall’ingegner LIVIO GETULI
Incontro con l'autore Basir Ahang, Pellicanolibri
Cari AMICI,
vorrei che partecipaste a quest'incontro, non solo di poesia. L'autore fa parte della minoranza Hazara afgano che da molto tempo viene decimata. Vive e studia a Venezia. Fa il giornalista ma altre notizie in italiano puoi trovarle qui https://it.wikipedia.org/wiki/Basir_Ahang.
Si parlerà certamente anche della politica italiana in Afganistan.
vorrei che partecipaste a quest'incontro, non solo di poesia. L'autore fa parte della minoranza Hazara afgano che da molto tempo viene decimata. Vive e studia a Venezia. Fa il giornalista ma altre notizie in italiano puoi trovarle qui https://it.wikipedia.org/wiki/Basir_Ahang.
Si parlerà certamente anche della politica italiana in Afganistan.
Antonio Manzini incontra i lettori, Libreria Risvolti
La libreria Risvolti vi invita
sabato 9 gennaio 2016 alle ore 17.00
alla presentazione del libro:
"Sull'orlo del precipizio" (Sellerio editore)
Ne parleremo con l'autore Antonio Manzini, autore con la casa editrice Sellerio anche dei gialli con protagonista il Vicequestore Rocco Schiavone.
Vi aspettiamo!
sabato 9 gennaio 2016 alle ore 17.00
alla presentazione del libro:
"Sull'orlo del precipizio" (Sellerio editore)
Ne parleremo con l'autore Antonio Manzini, autore con la casa editrice Sellerio anche dei gialli con protagonista il Vicequestore Rocco Schiavone.
Vi aspettiamo!
Lia Levi incontra gli studenti
Martedì 17 Novembre alle ore 10,30
Presso la Libreria Pellicanolibri,
via Gattico 3, Roma
Lia Levi incontra gli studenti della scuola media Giuseppe Verdi
Scrittrice e giornalista, Lia Levi è autrice di molti libri per adulti e ragazzi per i quali ha ricevuto diversi premi. Di famiglia piemontese, si è trasferita a Roma da bambina, dove vive ancora oggi.
Carriera: Ha fondato e diretto per trent'anni «Shalom», il mensile della comunità ebraica. Ha pubblicato per le edizioni e/o Una bambina e basta (Premio Elsa Morante opera prima, 1994), Quasi un'estate (1998), Se va via il re (1996), e per Mondadori Ogni giorno di tua vita (1997), Una valle piena di stelle (1997), Da quando sono tornata (1998), Cecilia va alla guerra (2000), Maddalena resta a casa (2000), La gomma magica (2000), Che cos'è l'antisemitismo (2001), ll segreto della casa sul cortile. Roma 1943-1944 (2001), Il sole cerca moglie (2001), il racconto La portinaia Apollonia (Orecchio acerbo), che racconta le persecuzioni contro gli ebrei attraverso gli occhi di un bambino. Con L'albergo della magnolia (e/o, 2001 e 2004) ha vinto il Premio Moravia. Sempre per E/O esce nel 2015 Il braccialetto.
Presso la Libreria Pellicanolibri,
via Gattico 3, Roma
Lia Levi incontra gli studenti della scuola media Giuseppe Verdi
Scrittrice e giornalista, Lia Levi è autrice di molti libri per adulti e ragazzi per i quali ha ricevuto diversi premi. Di famiglia piemontese, si è trasferita a Roma da bambina, dove vive ancora oggi.
Carriera: Ha fondato e diretto per trent'anni «Shalom», il mensile della comunità ebraica. Ha pubblicato per le edizioni e/o Una bambina e basta (Premio Elsa Morante opera prima, 1994), Quasi un'estate (1998), Se va via il re (1996), e per Mondadori Ogni giorno di tua vita (1997), Una valle piena di stelle (1997), Da quando sono tornata (1998), Cecilia va alla guerra (2000), Maddalena resta a casa (2000), La gomma magica (2000), Che cos'è l'antisemitismo (2001), ll segreto della casa sul cortile. Roma 1943-1944 (2001), Il sole cerca moglie (2001), il racconto La portinaia Apollonia (Orecchio acerbo), che racconta le persecuzioni contro gli ebrei attraverso gli occhi di un bambino. Con L'albergo della magnolia (e/o, 2001 e 2004) ha vinto il Premio Moravia. Sempre per E/O esce nel 2015 Il braccialetto.
“Le ragazze” di Emma Cline – Giulio Einaudi editore
“Un sacco di giovani scappavano di casa: all'epoca lo si poteva fare anche soltanto per noia. Non serviva neppure una tragedia”
Avere quattordici anni è difficile, si vive in un limbo dal quale sembra non usciremo mai: non siamo più bambini ma neanche adulti, il nostro corpo cambia nel giro di pochissimo, ciò che prima ci entusiasmava ora ci annoia, i genitori non sono più i nostri eroi e l'amica del cuore non ci soddisfa più.
È un momento importante nella vita e, probabilmente, viverlo in California sul finire degli anni '60 del novecento lo rendeva ancora più complicato.
Durante l'estate del 1969, quando i movimenti hippies della Summer of Love avevano preso già pieno possesso di San Francisco ma si andavano affievolendo, Evie, la protagonista del romanzo, ha quattordici anni e li sta vivendo come tutti. Nella sua vita però entrano “Le ragazze”, giovani donne che, abbandonate le loro famiglie, hanno deciso di vivere tutte insieme in una comune sotto lo sguardo vigile del “capofamiglia” Russell.
Da quel momento la vita di Evie cambia completamente, quando i suoi occhi incrociano quelli di Suzanne, bella, altera, sicura di sé ma con un oceano profondo di rabbia e tristezza.
La storia della giovane Evie ci viene narrata come ricordo da una Evie adulta, che si fa domande, che cerca ancora delle risposte a tanti “e se...?”: e se quella notte Suzanne mi avesse portata con loro? E se avessi avuto la possibilità di uccidere qualcuno, l'avrei fatto?
Sì, uccidere, perché il romanzo della giovane Emma Cline si riferisce alle “ragazze” della “Manson family”, quel Charles Manson che con i suoi seguaci ha sconvolto la California uccidendo tra gli altri Sharon Tate, la moglie incinta del regista Roman Polanski.
La differenza con altri libri scritti sull'argomento è che il fatto in sé stesso è quasi una tragedia sullo sfondo; il vero protagonista del romanzo è il disagio adolescenziale, la fragilità dei quattordici anni, che cosa siamo disposti a credere e fare pur di sentirci grandi, importanti, al centro dell'universo.
Una voce giovane ma molto matura quella della Cline, che racconta sì un momento particolare della storia del suo paese, analizzando però un'età che è propria di tutte le vite e di tutti paesi con sorprendente lucidità.
Ci auguriamo continui così!
Avere quattordici anni è difficile, si vive in un limbo dal quale sembra non usciremo mai: non siamo più bambini ma neanche adulti, il nostro corpo cambia nel giro di pochissimo, ciò che prima ci entusiasmava ora ci annoia, i genitori non sono più i nostri eroi e l'amica del cuore non ci soddisfa più.
È un momento importante nella vita e, probabilmente, viverlo in California sul finire degli anni '60 del novecento lo rendeva ancora più complicato.
Durante l'estate del 1969, quando i movimenti hippies della Summer of Love avevano preso già pieno possesso di San Francisco ma si andavano affievolendo, Evie, la protagonista del romanzo, ha quattordici anni e li sta vivendo come tutti. Nella sua vita però entrano “Le ragazze”, giovani donne che, abbandonate le loro famiglie, hanno deciso di vivere tutte insieme in una comune sotto lo sguardo vigile del “capofamiglia” Russell.
Da quel momento la vita di Evie cambia completamente, quando i suoi occhi incrociano quelli di Suzanne, bella, altera, sicura di sé ma con un oceano profondo di rabbia e tristezza.
La storia della giovane Evie ci viene narrata come ricordo da una Evie adulta, che si fa domande, che cerca ancora delle risposte a tanti “e se...?”: e se quella notte Suzanne mi avesse portata con loro? E se avessi avuto la possibilità di uccidere qualcuno, l'avrei fatto?
Sì, uccidere, perché il romanzo della giovane Emma Cline si riferisce alle “ragazze” della “Manson family”, quel Charles Manson che con i suoi seguaci ha sconvolto la California uccidendo tra gli altri Sharon Tate, la moglie incinta del regista Roman Polanski.
La differenza con altri libri scritti sull'argomento è che il fatto in sé stesso è quasi una tragedia sullo sfondo; il vero protagonista del romanzo è il disagio adolescenziale, la fragilità dei quattordici anni, che cosa siamo disposti a credere e fare pur di sentirci grandi, importanti, al centro dell'universo.
Una voce giovane ma molto matura quella della Cline, che racconta sì un momento particolare della storia del suo paese, analizzando però un'età che è propria di tutte le vite e di tutti paesi con sorprendente lucidità.
Ci auguriamo continui così!
“La grazia del demolitore” di Fabio Bartolomei – Edizioni E/O
Davide è un ragazzo ricco, intelligente, piacente, ha solo un grande
problema da risolvere: far sì che suo padre sia orgoglioso di lui.
Sembrerebbe semplice, ma se tuo padre è il più grande e spietato
costruttore della città e non ha nessuna intenzione di includerti nei
suoi progetti nonostante le due lauree e i master, diventa molto
complicato. Anche per questo accetta il progetto di costruzione di una
nuova palazzina dove ora ce n'è un'altra, la palazzina dove abitava sua
nonna. Lo sgombero per la demolizione è quasi concluso, manca solo
un'inquilina, una ragazza cieca, Ursula.
L'incontro tra i due genera in Davide dei cambiamenti, degli sconvolgimenti che diversamente non avrebbe mai affrontato, uno su tutti, la certezza che il Davide che sta uscendo fuori sia quello vero. Intorno a loro personaggi teneri e divertenti e soprattutto un quartiere vecchio, decrepito, che con qualche accortezza e molto amore può solamente tornare a fiorire e ad essere anche a misura di Ursula.
Il nuovo romanzo di Fabio Bartolomei è una conferma della sua bravura nel saper raccontare le brutture del mondo in cui viviamo con una leggerezza intelligente e allo stesso tempo spensierata. Attimi di grande ilarità si alternano a momenti commoventi e di denuncia e tutto è costruito elegantemente, proprio come un seducente tango eseguito alla perfezione.
L'incontro tra i due genera in Davide dei cambiamenti, degli sconvolgimenti che diversamente non avrebbe mai affrontato, uno su tutti, la certezza che il Davide che sta uscendo fuori sia quello vero. Intorno a loro personaggi teneri e divertenti e soprattutto un quartiere vecchio, decrepito, che con qualche accortezza e molto amore può solamente tornare a fiorire e ad essere anche a misura di Ursula.
Il nuovo romanzo di Fabio Bartolomei è una conferma della sua bravura nel saper raccontare le brutture del mondo in cui viviamo con una leggerezza intelligente e allo stesso tempo spensierata. Attimi di grande ilarità si alternano a momenti commoventi e di denuncia e tutto è costruito elegantemente, proprio come un seducente tango eseguito alla perfezione.
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