mercoledì 12 luglio 2017

"La tentazione" , Fabrizio Peronaci - Libreria Magna Charta


Martedì 18 luglio ore 21.00 in libreria:

"LA TENTAZIONE. Una storia vera" di Fabrizio Peronaci

"LA TENTAZIONE. Una storia vera" di Fabrizio Peronaci

Libro-verità sui Carmelitani Scalzi e le reticenze di Santa Romana Chiesa
Il dossier all’esame di papa Francesco  su uno scandalo a luci rosse e la storia vera della relazione tra un alto prelato e una professoressa ripropongono  con urgenza il tema del celibato ecclesiastico.

Uno scandalo sessuale ambientato, di notte, tra i viali di Villa Borghese e le stanze del vicino convento. E una passione lunga una vita tra un insigne reverendo, a lungo ai vertici di una delle maggiori congregazioni della Chiesa, e una professoressa romana, oggi in pensione. La trasgressione, le lusinghe della carne e i tormenti d’amore in ambiente religioso sono al centro de “La tentazione” (Centauria, in uscita il 13 aprile), l’ultimo libro di Fabrizio Peronaci, giornalista d’inchiesta del Corriere della sera, già autore di due volumi sul mistero della scomparsa di Emanuela Orlandi. 

Il racconto, basato su fatti realmente accaduti, si snoda lungo un doppio binario. Il primo parte dallo scandalo a luci rosse esploso nell’ottobre 2015 nell’ordine dei carmelitani scalzi, per il quale Jorge Mario Bergoglio pronunciò pubbliche scuse a nome della Chiesa. Il clamore dei media fu intenso, quanto breve. Ma il reporter autore dello scoop continuò a indagare, portando a galla il dossier secretato, inviato a papa Francesco, relativo a episodi di sesso a pagamento in seno alla Casa generalizia dei seguaci di Santa Teresa d’Avila. Una vicenda torbida, mai conclusa con un regolare processo canonico, nonostante le esortazioni alla trasparenza venute anche dall’interno della gerarchia ecclesiastica.

La passione è invece quella esplosa a metà degli anni Sessanta tra il carmelitano Edoardo Raspini, all’epoca Padre Superiore della Provincia Romana, e una insegnante di lettere. Compagno premuroso e papà di due figlie – da lui riconosciute ufficialmente – «Eddy» passava ogni giorno molte ore con l’amata, per poi all’alba indossare la tonaca e tornare tra i confratelli a condividere pasti, celebrare messe, gestire le finanze comuni. Una doppia vita scandita da cene clandestine al ristorante, incontri in un alberghetto sulla via Flaminia, fughe al mare per ritagliarsi un loro spazio, sesso in auto (una Fiat Primula anni Sessanta), prelievi irregolari di danaro dalle casse della confraternita. Fino a che – nel giugno 1975 – la già rocambolesca relazione si trovò ad affrontare un’ulteriore prova: il coinvolgimento dello stesso padre Edoardo e di tre confratelli nel furto di un prezioso quadro secentesco del “Gherardo delle Notti” dal convento di Monte Compatri. L’opera, valutata nell’ordine dei milioni di euro, non è stata ancora ritrovata. Secondo la meticolosa e a tratti quasi divertita ricostruzione in presa diretta della professoressa, il “Gherardo” fu esportato illegalmente da due malavitosi ospiti della congregazione, in occasione di un viaggio su un’Audi prima in Svizzera e poi in Austria, presenti sul sedile posteriore proprio la Dama Nera (così ribattezzata nel libro) ed «Eddy», futuro padre delle sue bambine.

Fabrizio Peronaci riporta in vita in queste pagine un’incredibile storia vera, che lega insieme gli scandali dell’attualità, l’affresco di un’epoca e la lunga testimonianza di colei che fu la «moglie» del religioso. Traccia il profilo di due figure memorabili: una donna indomita, determinata a restare accanto al suo uomo a ogni costo, e un frate incapace di scegliere tra passione e vocazione. E ci spinge a interrogarci sui destini di una Chiesa in crisi anche a causa di un obbligo di castità continuamente disatteso, da più parti condannato, forse impossibile.

“Eddy era un uomo capace di gesti straordinari e di gran mascalzonate, come in fondo è la vita. Ha scelto me, mi ha amata, ha dato e ricevuto attenzioni, ma alla fine ha preferito un altro. Non è facile competere in amore, quando il tuo rivale è Dio.”

Fabrizio Peronaci, giornalista professionista, è caposervizio nella redazione romana del «Corriere della Sera» da oltre vent’anni. Tra i suoi libri Mia sorella Emanuela (con Pietro Orlandi, Anordest, 2011) e Il Ganglio (Fandango, 2014). Su Facebook: «Giornalismo investigativo by Fabrizio Peronaci».


LIBRERIA MAGNA CHARTA
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lunedì 10 luglio 2017

Appuntamenti luglio Libreria Magna Charta



"L'amore rubato" , Dacia Maraini - Libreria Punto Einaudi

In occasione della VI edizione dell’ormai tradizionale festa del quartiere Q4 di Latina che coniuga il mix vincente di musica dal vivo, buon cibo e dibattiti non mancherà l’ospite speciale. Il prossimo 11 luglio alle ore 20,30 Dacia Maraini, presenterà il suo libro "L’amore rubato" (Rizzoli), intervistata dalla giornalista Anna Scalfati. All’evento prenderanno parte la Libreria Punto Einaudi, l’assessora comunale Patrizia Ciccarelli e alcuni rappresentanti delle associazione contro la violenza di genere. Sarà un’occasione per discutere proprio di violenza di genere in un tempo in cui questo tema appare di stretta attualità. 

"L'amore rubato" , Dacia Maraini - Libreria Punto Einaudi

sabato 8 luglio 2017

"Il Grifone, la Scimmia e l'Usignolo". Antonio Scarsella - Il Levante Editore

La Libreria Punto Einaudi è lieta di invitarvi alla presentazione del nuovo libro di ANTONIO SCARSELLA "Il Grifone, la Scimmia e l'Usignolo" Il Levante Libreria Editrice sas LUNEDI' 17 LUGLIO ORE 20:45 Scuderia del Castello, Castello Caetani, Sermoneta
"Il Grifone, la Scimmia e l'Usignolo". Antonio Scarsella - Il Levante Editore


venerdì 7 luglio 2017

“Il controsgobbo” di Alessandro Canale – Marsilio editore

“Il controsgobbo” di Alessandro Canale – Marsilio editore
Partiamo dall'inizio, dal titolo per la precisione: nel gergo della malavita la parola “sgobbo” è intesa come furto, di conseguenza il “controsgobbo” si verifica quando un ladro ne anticipa un altro facendogliela di fatto sotto il naso.
Personalmente già dopo aver capito questo e grazie alla scrittura di Canale, ho subito pensato a Monicelli e alle sceneggiature di Age & Scarpelli, in particolare a “I soliti ignoti”: stessa atmosfera divertente, canzonatoria e amara insieme. Se non fosse che Duilio Sciobbica, detto Mortaretto, è tutto meno che uno sprovveduto e i suoi due mestieri li fa ad arte.
Ufficialmente attrezzista a Cinecittà, partecipa a grandi produzioni nazionali con Fellini e la Magnani, ma anche internazionali in film western o polizieschi ambientati a New York. Nelle pause però mette le sue mani di fata al servizio del furto, o meglio dello “sgobbo”. È talmente bravo, intelligente e gran pianificatore che negli anni '80 riesce a mettere a punto “il controsgobbo” del secolo, anticipando di fatto la banda dei trasteverini e dei corleonesi in trasferta a Roma, con uno dei colpi più fruttuosi mai raccontati.
Si toglie di mezzo per qualche anno e al suo ritorno apre una trattoria romana alla Magliana con l'amata moglie Silvana, cuoca sopraffina. Tutto bene, sembrerebbe solo una parentesi in attesa di godere i frutti del “controsgobbo”, invece a 69 anni Mortaretto si trova davanti l'ennesima sfida alla quale non può proprio sottrarsi.
Tra palazzinari, preti di frontiera, ladri moldavi, scimmiette acrobate, cenoni di Natale, Canale ci racconta l'ultima grande impresa di Mortaretto. Un romanzo nel quale la romanità la fa da padrona: l'”omo” disonesto ma di buon cuore, il sorriso sornione che solo un romano sa fare, il proverbio giusto al momento giusto e lo stornello quando serve, la faccia brutta con chi non riga dritto e la carezza più affettuosa del mondo per chi si ama.

Personaggi definiti, indimenticabili caratterizzano questo romanzo leggendo il quale è impossibile non ridere quanto commuoversi e sentire alla fine una grande nostalgia di tutti loro e la sensazione di avere qualcosa in più.