sabato 9 luglio 2016
"Anna" di Niccolò Ammaniti - Edizione Einaudi
Sicilia, 2020. La popolazione mondiale è stata decimata da una terribile
influenza, la "Rossa". In vita sono rimasti solo i bambini, ma soltanto
quelli sotto i 15 anni, perchè a quell'età non c'è scampo, la "Rossa"
si prende tutti. Anna è rimasta sola con il fratello più piccolo Astor;
lei deve pensare al cibo, ai vestiti, ad insegnargli a leggere e
scrivere affinchè non diventi un selvaggio. E' forte, testarda e ad
aiutarla ha un diario dove la madre, prima di morire, le ha ...scritto
alcune istruzioni di sopravvivenza. Ambientato in una Sicilia restituita
alla natura, silenziosa, dove gli animali pascolano sulle autostrade e
l'erba cresce rigogliosa nelle piazze e sui palazzi, "Anna" è il primo
romanzo di Ammaniti ad avere una protagonista donna, una ragazzina
cocciuta e bellissima, che si trova ad affrontare prove più grandi di
lei senza però perdere la speranza. Seguirà sì i suggerimenti della
madre, ma spesso dovrà anche ingegnarsi trovandosi in un mondo che la
madre stessa neanche avrebbe potuto immaginare; lo farà spinta dalla
convizione che qualche "grande" sia ancora in vita e che stia cercando
una soluzione, lo farà per se stessa, per Astor e poi per Coccolone e
per Pietro. Sicuramente ispirato a "Il signore delle mosche" di William
Golding e ai più recenti romanzi e telefilm postapocalittici, "Anna" è
anche un inno alla vita, al vivere la vita appieno, anche se breve,
anche se qualsiasi evento sembra remarci contro e anche se l'unica
speranza è risposta in un paio di Adidas Hamburg gialle.