sabato 9 luglio 2016

“Io e Mabel ovvero L'arte della falconeria” di Helen MacDonald – Giulio Einaudi editore

“Io e Mabel ovvero L'arte della falconeria” di Helen MacDonald – Giulio Einaudi editore
Sarò sincera. Quando, alcuni giorni prima dell'uscita in libreria, mi è stato proposto di leggere il libro di Helen Macdonald "Io e Mabel ovvero L'arte della falconeria", ero alquanto scettica. Falconeria? Perché dovrei leggere un libro sulla falconeria? Poi nella quarta di copertina ho letto: "Semplicemente armonico. Non ho potuto smettere di leggerlo" (Mark Haddon), mi sono detta di dargli una possibilità e ora che l'ho terminato, sono contenta di non essermi lasciata vincere dal mio disinteresse riguardo l'arte della falconeria.
Quello della Macdonald è il racconto del perché ha deciso di "ammansire" un astore (uccello rapace di medie dimensioni della famiglia degli Accipitridi), del modo in cui l'ha fatto e di quello che quest'esperienza le ha dato.
Dopo aver ricevuto la notizia della morte del padre, la Macdonald, esperta di rapaci e falconeria, decide di comprare un astore e addestrarlo, convinta che sia l'unico modo per superare il forte dolore del suo lutto. Passano i mesi e man mano che l'astore Mabel si abitua al mondo civile e diventa più mansueta, la sua addestratrice fa il percorso inverso, creandosi una tana di solitudine e dolore, sente quasi di essere diventata un'unica cosa con la sua Mabel. Ma proprio grazie al rapporto sempre più forte con l'astore, pian piano riuscirà a risollevarsi, a capire che Mabel è il rapace e lei, Helen, il falconiere che la sta addestrando, trovando sì la pace nel costante contatto con la natura selvaggia, ma restandone comunque solo una spettatrice.
E' un percorso psicologico quello che ci regala la Macdonald, raccontandoci storie diverse: la sua, quella di suo padre, il loro rapporto, il suo rapporto con l'astore Mabel e in parallelo la storia di T.H. White (autore della saga di Re Artù di cui fa parte "La spada nella roccia" e che negli anni '30 del novecento ha provato ad addestrare un astore scrivendo un romanzo proprio su quest'avventura). Storie che si intrecciano tra loro diventando un unico, incantevole romanzo sul lutto, sul rapporto con la natura e sì, sull'arte della falconeria che ho decisamente imparato ad amare.